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Ottimizzare Drupal per i motori di ricerca

Analizziamo i passi necessari ad ottimizzare Drupal per i motori di ricerca
Analizziamo i passi necessari ad ottimizzare Drupal per i motori di ricerca
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Introduzione

Drupal è un CMS molto adatto a realizzare siti Web ottimizzati per i motori di ricerca. Per un sito Web è fondamentale ricevere quotidianamente nuovi visitatori provenienti dai motori di ricerca. A volte questi visitatori rappresentano la maggioranza degli accessi al sito, soprattutto se questo ha pochi link in ingresso e da questi link giungono poche persone.

In altri casi il sito dispone di molti visitatori che digitano l'url direttamente nel browser (se il marchio è forte) oppure provengono da altri siti che citano il nostro sito Web.

Qualunque sia il caso, i motori di ricerca portano sul nostro sito persone che probabilmente prima non ci conoscevano, il che significa più visibilità, più business.

Drupal permette di realizzare ottimi siti Web che hanno tutte le carte in regola per essere apprezzati dai motori di ricerca, vediamo come aggiungere alcuni moduli che permettano al nostro sito di venire mostrato tra i primi risultati nelle SERP (Search Engine Result Pages) per le parole chiavi più a voi care.

Impostare gli URL SEF

Drupal organizza il contenuto che viene pubblicato sul sito costruendo dei nodi. Drupal di default costruisce gli URL dei nodi usando la query ?q=, generando indirizzi come ad esempio

http://sito.com/?q=node/1 o http://sito.com/?q=admin

Questi indirizzi contengono una query (?q=) al loro interno. Interveniamo su questo aspetto, a beneficio dei visitatori ed anche dei motori di ricerca. Per migliorare la presentazione dell'URL possiamo utilizzare una feature presente di default in Drupal, chiamata Clean URLs.

Essa può essere attivata da interfaccia di amministrazione di Drupal, selezionando "Site configuration", "Clean URLs". Impostare Clean URLs "enabled" e premere il pulsante "Save configuration". Ora gli URL si presenteranno nella forma:

http://sito.com/node/1 e http://sito.com/admin

I Clean URLs si basano sul modulo di Apache (il web server) mod_rewrite. Non sempre questo modulo è disponibile: se Drupal non rileva la possibilità di attivare questo sistema, non è possibile attivare i Clean URLs.

Pathauto

Gli URL SEF così come gli abbiamo impostati non sono ottimizzati per i motori di ricerca, in quanto non contengono nessuna parola chiave. Avere parole chiave nell'URL è una pratica molto apprezzata dai motori di ricerca e rende il contenuto di una pagina più chiaro per un visitatore, per cui vediamo come ottenerle, usando il modulo Pathauto.

Usando questo modulo, al posto di avere URL come "http://sito.com/node/1", avremo indirizzi del tipo "http://sito.com/nome-categoria/nome-nodo", ed il vantaggio è evidente. Scaricare il modulo Pathauto dal sito ufficiale. Scompattare il file zippato e copiare la directory pathauto risultante nella cartella modules della vostra installazione di Drupal.

Pathauto dipende dal modulo Token per poter funzionare, per cui occorre scaricare ed installare pure quello, nello stesso modo in cui abbiamo installato Pathauto. Da interfaccia di amministrazione selezionare Site Building, quindi Modules. I moduli che vogliamo attivare sono elencati nella sezione Other.

Figura 1. Il modulo Pathauto Il modulo Pathauto

Abilitare Pathauto e Token, e anche il modulo Core "Path", quindi premere Save configuration. Sotto il menu "Site Building" si troverà "URL aliases". Premendo il tab "Automated alias settings" verrà presentata la configurazione di Pathauto.

Figura 2. La configurazione di Pathauto La configurazione di Pathauto

Premendo "Node path settings" sarà possibile impostare il nuovo formato degli URL. Cliccare "Replacement patterns" per avere un'idea di cosa possiamo utilizzare per generare gli URL. Un esempio di URL significativo è

[term-raw]/[title-raw]

In questo modo l'URL sarà generato usando la tassonomia (il nome della categoria) e il titolo della pagina. Per altre possibilità e configurazioni si veda il Pathauto Handbook. Ora creando una pagina chiamata "Prova di pagina" verrà generato un URL del tipo http://sito.com/page/prova-di-pagina.

Se vogliamo cambiare il modo in cui si presentano gli URL su un sito già esistente, con diverse pagine già indicizzate dai motori di ricerca, dobbiamo preoccuparci di non perdere le visite provenienti dall'esterno. Possiamo modificare la configurazione di Pathauto in modo che non vengano eliminati i path precedenti al cambiamento, bensì siano affiancati a questi path vecchi gli indirizzi nuovi. Premendo General settings troveremo la sezione "Update action".

Figura 3. Modifichiamo gli alias delle URL Modifichiamo gli alias delle URL

Impostando "Do nothing. Leave the old alias intact" possiamo specificare proprio questo comportamento.

Duplicazione del contenuto

Per evitare la duplicazione del contenuto e quindi prevenire il temuto effetto sandbox possiamo poi impostare un redirect 301 dal vecchio alias al nuovo, usando il modulo Global Redirect. Attiviamolo da "Site building", "Modules".

Altro fattore molto penalizzante dal punto di vista SEO è la duplicazione del contenuto data dal doppio accesso al sito, attraverso il link "http://www.sito.com" e "http://sito.com". La soluzione è creare una regola nel file .htaccess che definisca il link del sito preferito.

Ad esempio:

RewriteCond %{HTTP_HOST} ^site.com$ [NC]

RewriteRule ^(.*)$ http://www.site.com/$1 [R=301,L]

Indica che se una persona tenta di accedere al sito senza usare il "www" davanti al nome, questo viene rediretto usando il redirect 301 e quindi il sito senza "www" non esiste più: viene raggirato dal server Web.

Il modulo Meta Tags consente di migliorare la gestione dei meta tag da parte di Drupal. I meta tag sono delle istruzioni HTML che vengono inserite nell'header della pagina e sono usati per identificare il contenuto della pagina stessa. Esistono diversi meta tag, usati per definire diversi aspetti della pagina, tra cui l'autore, il copyright, la localizzazione geografica, ma quelli che ci interessano dal punto di vista SEO sono description, keywords e robots:

  • Il tag description contiene una breve frase che descrive il contenuto della pagina, e dovrebbe essere diverso per ogni pagina del sito.
  • Il tag keywords contiene alcune parole chiave che identificano il contenuto della pagina.
  • Il tag robots definisce il comportamento che dovrebbe tenere un motore di ricerca quando viene in contatto con la pagina: seguirne i collegamenti o meno, indicizzarla o meno. Interessante notare che i motori di ricerca solitamente indicano nei loro risultati il tag description per descrivere il contenuto della pagina.

Installiamo il modulo, quindi dopo averlo attivato vedremo la voce "Meta tags" nel menu "Content management". Qui possiamo impostare alcuni meta tag globali, il comportamento dei motori di ricerca, quali tag modificare quando viene creato del contenuto, quali tag inserire nell'header di una pagina.

Figura 4. Impostiamo i meta tag Impostiamo i meta tag

Ora quando creiamo un nuovo contenuto abbiamo la possibilità di definirne i meta tag

.

Figura 5. La description del contenuto La description del contenuto

Intervenire sul template

Una buona strategia SEO deve prendere in considerazione, naturalmente, anche il codice HTML che viene generato dal CMS. Ciascun tema gestisce i tag HTML in modo indipendente, per cui non c'è una regola precisa da seguire, ma occorre analizzare la situazione e correggere eventuali problemi.

In generale, ogni pagina dovrebbe avere uno ed un solo tag h1, che tipicamente identifica il titolo dell'articolo visualizzato oppure una frase che caratterizza molto il contenuto della pagina.

Vi sono ulteriori fattori da tenere in considerazione che sono parte di una tecnica più generale che non si applica soltanto a Drupal, ma avere una buona gestione del tag h1 è già una buona cosa.

Altri moduli utili

Altri moduli interessanti per migliorare la propria indicizzazione nei motori di ricerca sono Page Title e XML Sitemap.

Page Title consente di modificare il titolo della pagina HTML: solitamente viene generato dal titolo del nodo che viene visualizzato, ma a volte è utile e conveniente generare un titolo diverso.

XML Sitemap permette di genereare una mappa del sito che può essere indicata a Google e Yahoo per meglio conoscere il contenuto del sito.

Conclusione

Installando pochi moduli è possibile realizzare un'installazione Drupal davvero SEO-oriented. Ora entrano in gioco altre tecniche che non sono strettamente legate a Drupal ma coinvolgono la realizzazione del contenuto, la promozione off-site ed altre tecniche SEO comuni.

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